La quinta edizione di Sapiens Festival ha un focus preciso: il lavoro. I grandi cambiamenti che nel mondo del lavoro sono “in atto”, mentre altri restano ancora “in potenza” ma si annunciano come innesco di rivoluzioni. Siamo sulla soglia e intravediamo gli impatti che le grandi invenzioni tecnologiche innescate dalle scoperte scientifiche avranno sulle nostre vite lavorative, dalla robotica all’Ai. Ma intravediamo anche grandi cambiamenti che si legano a fattori demografici e sociali.
Sorgono allora molte domande: che fine farà il lavoro? Sarà ancora per gli esseri umani un fattore identitario? Ci riconosceremo ancora nella professione che svolgiamo o svolgeremo? Dove l’Occidente troverà manodopera o se i robot sostituiranno gli umani in molte professioni? Come dovremo strutturare le organizzazioni aziendali per “trattenere” i giovani? Dobbiamo temere lo sviluppo delle intelligenze artificiali o farne delle valide alleate? C’è un “manuale” che aiuti homo faber a trovare nuovi equilibri tra l’essere e il fare? Tra la vita e il lavoro?
Servono, dunque, nuove “istruzioni per l’uso”.
Le abbiamo chieste a un panel di “sapientes” che saranno a Sapiens Festival 2024.